Altre opere nella Basilica di Aquileia Nella parte centrale, dentro una mandorla, è raffigurata la Madonna con il Bambino ed intorno i simboli dei quattro Evangelisti. Ai lati i Santi Ermacora, Fortunato, Eufemia, Marco, Ilario e Taziano e, più piccoli, l’imperatore Corrado II assieme ai suoi familiari, il duca di Carinzia e il patriarca Poppone in atto di offrire alla Vergine il modello della basilica da lui rinnovata. Nella parte sottostante troviamo rappresentati otto Santi; più in basso una lunga iscrizione ricorda la consacrazione della Chiesa avvenuta il 13 luglio del 1031.
Tribuna magna (fine XV secolo)
Opera scultorea di grande eleganza e raffinatezza eseguita da Bernardino da Bissone.
Sarcofago dei santi canziani (XIV secolo)
E’ più probabilmente un paliotto d’altare di stile gotico con al centro Cristo e ai lati i Santi Canzio, Canziano, Canzianilla e Proto.
Cristo della trincea
Busto di marmo di straordinaria forza espressiva scolpito da un soldato artista, Edmondo Furlan, durante la I guerra mondiale.
Crocifisso del XVI secolo
Alto m 2,15 e recentemente restaurato veniva portato nelle processioni propiziatorie per implorare la pioggia o altro.
Sarcofago detto di S.Marco papa del XIV secolo
Retto da quattro colonne è opera di Filippo de Sanctis. Sulla fronte un bassorilievo raffigura S. Ermacora con le quattro vergini aquileiesi: Erasma, Eufemia , Tecla e Dorotea. Sul retro: Cristo fra due donatori.
Plutei Massenziani
Lastre o transenne che oggi recingono la cappella destra dedicata a S. Pietro e che in origine delimitavano il presbiterio sopraelevato eretto dal patriarca Massenzio.
Polittico di pellegrino da San Daniele (1503)
Un tempo ornava l’abside al di sopra della cattedra patriarcale con funzione di pala d’altare. Sono rappresentati i Santi Pietro e Paolo, Ermacora e Fortunato, Marco e Teodoro, dominati dall’alto dalla figura del Salvatore.
Cappella dei Torrianidel XIII secolo
Custodisce i sarcofagi di alcuni patriarchi della famiglia della Torre; è dedicata a S: Ambrogio.
Pietà o Vesperbild
In pietra colorata, si trova all’interno della nicchia di S. Girolamo.
Madonna del latte o dell’ umiltà
In pietra d’Istria dipinta è in stile tardo romanico.
S.Sepolcro del XI secolo
Riproduzione del S. Sepolcro di Gerusalemme come era descritta da storici e viaggiatori altomedievali. Veniva usato per la liturgia della Settimana Santa.
Battistero del IV secolo
Posto di fronte all’ingresso principale della basilica ha pianta ottagonale e vasca esagonale interna (caratteristica di Aquileia e delle aree toccate dalla sua evangelizzazione).
Portico e chiesa dei pagani del IX secolo
Il patriarca Massenzio aveva eretto il portico davanti alla sua basilica per collegarla al battistero attraverso un edificio chiuso a due piani, la cosiddetta “Chiesa dei Pagani”.
Il foro romano
Il foro, oggi attraversato dalla via G. Augusta, era la piazza principale della città. Risale al II sec. d.C. Circondato da portici, sotto i quali c’erano botteghe e sale pubbliche per il consiglio cittadino, la tesoreria e gli archivi, qui si tenevano i pubblici comizi e le assemblee. Nell’annessa basilica forense si dibattevano le cause e gli affari.
Il sepolcreto
In epoca romana le sepolture dovevano essere collocate per legge fuori dalle mura cittadine, da cui derivò il costume di allinearle lungo le vie principali, denominate vie sepolcrali. Nell’area degli scavi il tratto di sepolcreto oggi visibile comprende cinque aree sepolcrali circondate da recinto, ciascuna delle quali appartenente ad una famiglia. Risale tra la metà del I sec. d. C. e gli inizi del III ca. ed è l’unico esempio di cimitero romano rinvenuto ad Aquileia.
Il porto fluviale
Lungo la Via Sacra sono visibili i resti del porto costruito probabilmente verso il II sec. a.C., in seguito ampliato e ristrutturato più volte. Il fiume si apriva con un letto largo 48 metri ed era affiancato da solide banchine lunghe 350 metri ed imponenti magazziniLungo la Via Sacra sono visibili i resti del porto costruito probabilmente verso il II sec. a.C., in seguito ampliato e ristrutturato più volte. Il fiume si apriva con un letto largo 48 metri ed era affiancato da solide banchine lunghe 350 metri ed imponenti magazzini.
Case romane ed oratori paleocristiani
Attualmente sono visitabili due zone archeologiche con mosaici di abitazioni databili tra il I sec. a.C. ed il IV sec. d.C.
Grande mausoleo
Ricostruzione della tomba di un ignoto magistrato municipale databile all’età di Augusto (27 a.C. – 14 d.C .)